Può capitare di perdersi a Palermo, mente si passeggia tra i vicoli del centro storico e può capitare anche, se si è baciati dalla sorte, di imbattersi in una maestoso palazzo, ex Monte di Santa Rosalia. da poco liberato dalla polvere del tempo grazie ad un laborioso restauro curato da Gae Aulenti. A palazzo Branciforti, antica dimora di una delle prime famiglie del Regno di Sicilia, ha trovato sede la Fondazione Sicilia che nasce, nel 1991, con lo scopo di dare una collocazione definitiva alle ingenti collezioni possedute dalla Banca
- reperti archeologici (più di 4.700) dalla preistoria fino all’età ellenistica;
- raccolte numismatiche, dagli Aragonesi fino ai Borboni;
- sculture (G. Manzù, Antonio Ugo);
- maioliche dal Quattrocento al Settecento;
In una magnifica sala del Palazzo, decorata da un maestoso affresco di Ignazio Moncada, si cela la Biblioteca con un tesoro di 50.000 volumi relativi alla Storia dell’isola nelle possibili declinazioni e un fondo antico con opere che vanno dal 1500 fino al 1830.
La Fondazione Sicilia organizza il Premio”Mondello”, Il Premio “Luigi Pirandello per il teatro” e il “Diploma in Politica internazionale”.
La Fondazione Sicilia possiede anche Villa Zito, un altro gioiello architettonico (in via di restauro), dove è conservata la collezione di opere pittoriche (XIX e XX secolo) e quella di stampe e disegni. Completa il magnifico quadro una ricca biblioteca specializzata in Economia e, in un locale attiguo, l’Archivio Storico del Banco di Sicilia, documentazione eccezionale per continuità nella serie storica (1552-1991) e per l’importanza nella ricostruzione delle vicende storiche dell’isola.