Dal 12 novembre 2017 fino al 31 gennaio 2018 (ma speriamo in un’ulteriore dilazione), si torna bambini al Museo-Atelier di Marella Ferrera che ospita una collezione ricca di pezzi unici da leccarsi le dita, come faceva l’indimenticabile Susanna Tuttapanna, star della pubblicità del formaggino Milione (Invernizzi). Grazie alla passione da collezionista di Edoardo Scirè, responsabile della comunicazione per Marella Ferrera e di altri amateur, quali Carlo Luigi Tranchina, è stato possibile allestire 60anni Carosello: Lenci, gonfiabili e ritornelli, un viaggio nel nostro immaginario pop.
Sono Sessanta gli anni trascorsi dalla prima messa in onda del programma di pubblicità (anche se è riduttivo chiamarle così) che, fino al 1977, hanno accompagnato a nanna generazioni di bimbi italiani.
Protagonisti dei minimetraggi erano personaggi unici, frutto dell’ingegno e della creatività dei pionieri della comunicazione, del disegno animato e della grafica in Italia: Agenzia Testa, Gamma Film, i fratelli Pagot, Paul Campani, Bruno Bozzetto.
Ma diamo un’occhiata a questi piccoli protagonisti, di cui troveremo in esposizione i pupazzi gonfiabili, esemplari in moplas o nel famoso panno Lenci: la mucca Carolina (Invernizzi), Ercolino sempre in piedi – ispirato a Paolo Panelli, attore protagonista dello sketch (Galbani); Topo Gigio “ma cosa mi dici mai?” (Pavesi); Calimero “ma è un’ingiustizia però”! (Ava); Maramio, un gatto dal lungo fiocco rosso (Locatelli); Svanitella Svanitè (Cera Liù). Caballero e Carmencita (Caffè Paulista – Lavazza); l’omino con i baffi (Bialetti). Miguel “son sempre mi” (Talmone). Toto e Tata (Motta) Ma ancora gli abitanti del pianeta Papalla alle prese con gli indistruttibili elettrodomestici Philco messi alla prova da un martello metafisico. E come non citare la splendida e geniale La Linea, opera di Osvaldo Cavandoli (1920-2007) (Lagostina)? Talmente moderna e innovativa da aver conosciuto una diffusione internazionale ed essere stata utilizzata per prodotti diversi grazie anche al suo strano linguaggio incomprensibile, da un lato, ma estremamenti espressivo che non necessitava di traduzione.
L’11 novembre 2017. la mostra è stata inaugurata alla presenza di Floriana Taurelli, figlia di Cesare Taurelli, proprietario della Recta Film e autore della sigla.
Quest’ultimo commissionò a Manfredo Manfredi (1934), un pittore, scenografo e regista palermitano, il famoso sfondo della sigla di Carosello, che sono poi quattro famose piazze italiane. Alla mostra, si può ammirare un rarissimo autografo originale.
A dicembre 2017, Marco Giusti, uno dei papà di Blob, il programma ormai leggendario in onda su Rai 3, e autore della monumentale Enciclopedia di Carosello, ha visitato l’esposizione lodandola sia per la qualità dei pezzi perfettamente integri e , in alcuni casi, ancora nella confezione originale che per l’allestimento funzionale e scenografico insieme.
Si tratta di un’occasione da non perdere per gli ex bambini e per i bambini a cui si voglia far conoscere la magia di un tempo passato.