Antonio Rapisarda, nato a Catania, adora i gemelli da uomo: quei gingilli che chiudono i polsini di candide camicie e che occhieggiano, discreti, sotto giacche dal taglio perfetto. Ne possiede a centinaia, ma ormai nota che ha esaurito ogni possibilità di acquistarne di più preziosi e stravaganti. Il mercato, quando vuole sedurre un cliente di sesso maschile, è molto cauto nelle sue proposte. I soliti abbinamenti, comme il faut, ma nessuna originalità. Quando si ha una passione, molto spesso la si vuole approfondire e il nostro eroe acquista anche libri e cataloghi in cui gli oggetti dei suoi desideri sono raccontati e raffigurati nelle loro più misteriose declinazioni: dalla Storia dell’arte, dalle foto di ineguagliabili dandy parigini o annoiati lord inglesi emergeva l’assoluta raffinatezza e il lusso dei vecchi modelli. Ma dove erano finiti? Antonio Rapisarda si convince che la sua missione è quella di riportare allo splendore antico quei gioielli tanto squisiti. La passione, lo studio e una serie di circostanze lo portano, quale prima tappa, a New York e, incredibile a dirsi, la sua proposta di gemelli nuovi, estrosi e molto preziosi trova subito estimatori. La prima collezione è un grande successo che lo porta a rilanciare e a tornare in Europa con grande entusuasmo. Oggi, a distanza di tempo, il marchio Antorà è leader in questo mercato di prodotti di lusso. Nel frattempo, la collezione Antorà si declina in tre linee: quella Classica in cui la fanno da padrone l’oro, gli smalti e qualche piccolo inserto di lacca o altri materiali. Lo zoo: gli esemplari, in assoluto, più staordinari nei quali la creatività e l’inventiva perdono ogni freno inibitore e producono deliziosi oggetti ludici di gusto squisito. Per ultima, la collezione Le Montres: i gemelli non sono altro che ingranaggi di orologi in miniatura, un vero capolavoro per assoluti intenditori. Le vendite, estese in tutta Europa e negli Stati Uniti, danno ragione ad Antonio Rapisarda ad aver tratto da un immeritato oblio gli altezzosi antenati dei bottoni.
