La Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi è un dipinto a olio su tela realizzato da Michelangelo Merisi, detto Il Caravaggio (1571-1610). Fino a qualche anno fa, si credeva che fosse stato dipinto in loco nel 1609. Studi recenti hanno contestato questa ipotesi e, sulla base di nuovi documenti, ritengono che l’opera sia stata realizzata, nel 1600, a Roma e poi spedita, grazie ad un intermediario, a Palermo. Ma la questione rimane aperta. Nel quadro sono raffigurati la Madonna, San Giuseppe (che mostra le spalle all’osservatore), forse San Giacomo, e, in primo piano, San Lorenzo e San Francesco d’Assisi. Il dipinto è tristemente noto per essere stato trafugato, la notte tra il 17 ottobre e il 18 ottobre 1969, dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo forse ad opera di balordi, che ne avevano scoperto casualmente, grazie ad un programma televisivo, l’inestimabile valore. Nonostante il rincorrersi di rivelazioni dell’ultima ora, di misteriose trattative, di colpi di scena, dell’opera non si è saputo più nulla. Molti pensano che La Natività sia andata distrutta a causa della grandezza che ne rendeva difficilissima l’adeguata conservazione. Ma il destino di questo capolavoro rimarrà uno dei tanti misteri siciliani irrisolti. L’unica copia esistente del quadro, opera di Paolo Geraci, un pittore siciliano contemporaneo del Caravaggio, fu dipinta nel 1627 su commissione di don Gaspare Orioles. Pervenuta a Giovan Battista Finocchiaro, Presidente della Suprema Corte di Palermo, la Natività fu donata da quest’ultimo alla città di Catania. Oggi, è conservata presso il Castello Ursino, Museo Civico della città etnea e, grazie ad un restauro patrocinato e finanziato dalla Delegazione FAI di Catania, è tornata all’antico splendore.
