Aggiungere delizia a delizia è un vero tormento. Ogni assaggio porta al settimo cielo, ma tornare alla tavola di tutti i giorni sarà veramente drammatico. Ma una nuova, dura prova attende anche il ghiottone più scafato: gli ultimi presidi Slow food in Sicilia. E, allora, si chiudano gli occhi e che il sogno cominci!
- Melone cartucciaru di Paceco. Un melone d’inverno.
- Melone purceddu di Alcamo. Quelli che aspettano.
- Oliva minuta. O pesce o morte.
- Pane nero di Castelvetrano. Platone o del pani cunsato.
- Pesca nel sacchetto. E il bio fu.
- Piacentinu ennese. Rimedio sovrano.
- Pistacchio verde di Bronte. Il raggio verde della felicità.
- Pomodoro siccagno della Valle del Bilìci. Troppo sole.
- Provola dei Nebrodi. La bruttina stagionata.
- Provola delle Madonie. Ecco l’impero dei seni.
- Sale marino di Trapani, L’integralista.
- Susine bianche di Monreale. Và dove ti porta il cuore.
- Vastedda della Valle del Belice. L’unico e la sua proprietà.