A cena con Guia Jelo

Guia Jelo, attrice teatrale e donna di temperamento, è stata ospite alla Corte dei Medici in occasione di Telethon. La sue risposte, iperboli di ironia e autoironia, ci raccontano una persona che fa del palcoscenico l’unica realtà degna di essere vissuta.

Famiglia. Non ho una famiglia. Vivo sola. Ho molte valigie che mi fanno da marito e da figli. C’è anche l’amore per i nipoti e per i figli di mio marito. Ma, una volta separati, la famiglia non c’è più. Famiglia è vivere insieme.

Fai un disegno. -Velocemente Guia Jelo schizza una casetta con un albero accanto -. Non ho ancora una casa al mare. Una casa per i cani, luminosa e piena di luce.

Uomo. Mi piace l’uomo alto e massiccio, con i capelli bianchi, protettivo. Un amante discreto e non troppo esigente. Dovrebbe amare gli animali e la buona cucina.

Acqua– Guia Jelo fa un cenno con la testa – Ho uno strano rapporto con l’acqua. Da un lato, l’adoro. Faccio sempre il bagno prima di andare a dormire. L’acqua è vita e benessere. Amo il mare. Ma, dall’altro, ho paura di nuotare.

Follia. Non so se sono pazza. A volte credo di sembrarlo. Ma la follia che c’è in me sta negli occhi di chi guarda.  È pazza colei che sa di esserlo? -I commensali ridono, ma Guia è serissima -. Desidero essere savia dal momento che so di non esserlo. Ho tante manie, infatti. Sono metodica. Ho il culto degli angeli e accumulo, accumulo. Ho un’ossessione per le cose. Riempiono il vuoto. Ho cassetti pieni di bracciali, anelli e collane. Ho 3.500 reggiseni. E poi la fissazione per eccellenza: il lavoro.

Vorrei fare. Ho due desideri diversi: vorrei lavorare a Ballando con le stelle. Mi divertirebbe, credo. Mi piacerebbe aiutare gli altri anche facendo del volontariato.

Errore. Non ho tenuto in catene il mio ex marito – i commensali applaudono -.

Cosa pensi ora? Sono davanti ad un’amica (Simona Izzo ndr), la mia unica, vera amica. Io credo in questo sentimento  e sono molto leale.

Guia e Simona si scambiano un sorriso affettuoso.  Su questa nota conciliante si chiude una conversazione  esplosiva come la sua protagonista.