Ci sono luoghi della Sicilia in cui il tempo pare essersi fermato e, per un attimo, viene da chiedersi se anche gli occhi di Ulisse, «tessitor di inganni», o quelli del geniale Archimede si siano posati sul medesimo paesaggio. Per provare una simile vertigine, basta recarsi a Segesta, ove ci si trova davanti un tempio dorico in ottimo stato di conservazione con le colonne e il frontone così integri da sembrare costruiti per il set di qualche film in costume o per un pleplum girato negli anni Cinquanta. Ma l’esperienza ancora più straniante si può avere a pochi chilometri. Si trova infatti vicino Castellammare del Golfo, località Ponte Bagni, il fiume Caldo ove ci sono delle vere e proprie terme in cui è possibile immergersi e rilassarsi dopo una bella gita nei dintorni. L’acqua delle terme, che scorre tra cayon e forma delle piacevoli cascate tra le rocce di pietra bianca e rosa, è molto calda (47 gradi) e immersa in una vegetazione di tamerici e canne palustri. Nuvolette di vapore circondano il visitatore quasi a dargli il benvenuto. Sugli anfratti delle rocce hanno la loro dimora molte specie di volatili e il loro cinguettio aggiunge un ulteriore elemento di serenità al luogo tanto che si rischia di perdere la cognizione del tempo e di non accorgersi che, dolcemente, è sceso il crepuscolo ed è ora di tornare nel XXI secolo d. C.