La Biblioteca Ursino Recupero, a Catania, riapre il 17 marzo 2016! Dopo lavori durati due anni, la si potrà di nuovo ammirare splendida e bella.
La Biblioteca Ursino Recupero fu progettata, nel 1739, da Giovan Battista Vaccarini, architetto, artefice della seconda ricostruzione di Catania dopo il devastante terremoto del 1693.
L’opera che i Padri Benedettini di San Nicolò L’Arena chiesero al Vaccarini era complessa: occorreva creare, su un banco lavico altro 12 m., due refettori, le cucine del Monastero dei benedettini e un ambiente vasto per collocare il museo, la pinacoteca e la biblioteca. Il progetto di Vaccarini riuscì ad armonizzare queste richieste creando un disimpegno circolare che apriva alle diverse nuove ali del monastero, lasciandole, tuttavia, indipendenti l’una dall’altra.
L’architetto palermitano non progettò solo il luogo che accoglie la biblioteca, ma anche gli stessi arredi. La splendida scaffalatura a più piani – incastrata tra finestroni ovali – nasce dalla sua visione.
I lunghi lavori di restauro erano impellenti a causa dele cattive condizioni in cui versava il l legno della biblioteca attaccato dai parassiti. Sono state anche consolidate le strutture murarie e recuperato il bellissimo affresco sul tetto scialbato, nel tempo, da diverse mani di intonaco. Una bella sorpresa!
In questo luogo, paradisiaco per ogni amante della lettura, sono collocati 210.000 volumi (di cui 2.000 manoscritti, 132 incunaboli e circa 4.000 cinquecentine). Sono esemplari di inestimabile valore come, ad esempio, una Bibbia miniata in oro, opera trecentesca di Pietro Cavallini e considerata una delle cinque Bibbie più belle al mondo; un codice, Officium Beatae Virginis Mariae, opera di Varnucci il Vecchio e una copia quattrocentesca della Divina Commedia. E allora cosa si può aggiungere se non l’invito, magari in una bella giornata di sole, a visitare questo luogo incantato. Varcherete stanze immerse in un soffuso silenzio accolti dal sorriso dei giovani stagisti della Facoltà di Lettere. Dopo aver consultato il catalogo e scelto un libro o, perché no, un quotidiano dei primi del Novecento, immergetevi in una tranquilla lettura. Dopo un poco, seduti su soffici sedie, perderete la cognizione del tempo e trascorrerete ore deliziose di assoluta felicità cullati, magari, da un venticello profumato che spira dolcemente attraverso le ampie finestre aperte. Non dimenticate, prima di andarvene, di chiedere di visitare la sala Vaccarini. Sarete condotti in una vera Wunderkammer nella quale in un tripudio di legno, luce e colore i vostri occhi potranno vedere migliaia di volumi, che rappresentano l’intera storia della cultura occidentale, distesi, come un immenso tappeto, davanti a voi. Un’emozione inestimabile!