UNESCO aggiunge la settima stella alla Sicilia!

Non è colpa dei siciliani se, in un puntino di terra, sono avvenute così tante vicende da rendere il luogo in questione non più isola, ma isole. La Sicilia non è, infatti, un’isola, come credono i malinformati, ma un arcipelago in cui ognuna delle terre emerse è a sé. E’ chiaro, quindi, il motivo per cui l’UNESCO, come il ghiottone che si trova davanti ad un mensa imbandita con le più squisite leccornie, non sa a quale santo votarsi. Assaggia questo, com’è buono! Assaggia quello, com’è inedito! E non riesce a smettere: una portata tira l’altra e non ne ha mai abbastanza. Questo ulteriore riconoscimento, che tutela l’itinerario arabo normanno con il duomo di Palermo, quello di Monreale, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti e il Palazzo reale con la inimmaginabile Cappella palatina, è una sorta di atto dovuto. Non è possibile trovare in nessun luogo un tale mirabile esempio di sincretismo culturale unito alla più alta maestria architettonica e decorativa. Ogni singolo pezzo è un unicum, un inestimabile capolavoro che racconta la storia dell’Europa medievale meglio di un’intera biblioteca specializzata. Non ci restano, quindi, che uno stupefatto silenzio e il rammentare, ogni giorno, come sia difficile essere i custodi di tanta bellezza.