Street art: alla ricerca della Bellezza perduta

La Street art trionfa a Catania. Al Palazzo della Cultura – Palazzo Platamone, è stata allestita una mostra, CODICI SORGENTI -Visioni Urbane Contemporanee, a cura di 999Contemporary / Stefano S. Antonelli & Francesca Mezzano, dal 17 dicembre 2015 al 18 Gennaio 2016, dedicata alla Street art dal suo sorgere, a New York negli anni Ottanta, fino ai nostri giorni. La rassegna presenta le opere di artisti, tra i quali citiamo Jef Aerosol, Shepard Fairey (Obey), Brad Downey, Invader, Mis Van e Roa. Ma sono più di 100 le opere presenti realizzate da 60 artisti di differenti nazionalità. Una mostra assolutamente da non perdere all’interno di un percorso artistico che ha assunto, per originalità epotenza espressiva, la dignità di una vera e propria forma  d’arte. L’esposizione in questione fa anche il punto su un percorso compiuto dalla città etnea: la street art è servita ad un ambizioso progetto di riqualificazione urbana. In estate,  i silos del porto sono stati dipinti da famosi artisti internazionali con temi tratti dalla mitologia. In questo mese, sul fronte mare, gli otto silos sono stati un’immensa tela (grande quanto un campo di calcio, la più estesa al mondo)  sui cui l’artista portoghese Alexandre Farto, in arte Vhils, ha dipinto gli occhi di un uomo che guarda ad Oriente per celebrare il Mediterraneo, questo mare che, da sempre, è il luogo, per eccellenza, di comunicazione e scambio, a volte, pacifico, a volte, aggressivo.   Molto importante e da evidenziare è la tecnica utilizzata da Vhils per l’enorme murales. Non sono colori quelli che delineano la figura, ma l’artista scolpisce le immagini con attrezzi e con acidi che scalfiscono e corrodono la superfice. Secondo la sua visione («I try focusing on the act of destruction to create; this is a notion I first came across in Graffiti, and it has been very influential in my work»), uno street artist deve far emergere la creatività da quel palisensto, anche lacerato e rovinato, che è il contesto urbano. La creatività esplode e utilizza anche lo sporco e il degrado quali vie di accesso alla Bellezza perduta.

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